Ater: "Non c'è nessun caso, solo la demagogia del Pd"

TERAMO – “Nessuna illegittimità nelle procedure, sull’Ater di Teramo non è scoppiato nessun caso”. Così l’amministratore unico dell’Ater, Marco Pierangeli, replica alle accuse di “gestione poco trasparente dei fondi” lanciate dai consiglieri regionali del Pd, Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca, intervenuti in una nota nella quale si ritiene Teramo la Cenerentola d’Abruzzo sulla costruzione di nuovi alloggi popolari. Pierangeli motiva la bocciatura del piano di utilizzo dei proventi dell’Ater con alcune difformità tra l’atto commissariale (ricognitivo degli interventi previsti nel bilancio dell’Ater e approvati di fatto dalla Giunta Regionale) e un delibera della Giunta Regionale in cui mancava la ratifica di interventi già compiuti, dunque considerati per il 2010-2011 ancora da realizzare. “Purtroppo noto con dispiacere, ma senza sorpresa, – afferma Pierangeli in un comunicato – che continuano a piovere attacchi strumentali sulla mia persona senza avere contezza di quanto si afferma e, peggio ancora, memoria di quanto si è fatto. L’Ater di Teramo, nella gestione commissariale, non ha mai utilizzato l’80% dei fondi derivati dalla vendita per la copertura del deficit di bilancio, né tanto meno è ricorso all’utilizzo della cassa. Il bilancio 2010 è stato chiuso in pareggio, quello attuale sarà chiuso in utile. Fallimento del “Modello Teramo” Di sicuro non è il modello gestionale-organizzativo lasciato in eredità all’Ater dal centro-sinistra, anche sotto la gestione dell’attuale consigliere Giuseppe Di Luca. L’Ater – prosegue Pierangeli – oggi ha 68 appartamenti realizzati ed in fase di completamento negli ultimi due anni. Un numero così alto di nuova edificazione si ricorda nel lontano 1980 quando venivano realizzati con totale contributo dello Stato. Risultati verificabili presso i nostri uffici in qualsiasi momento –conclude l’amministratore unico – ma che danno fastidio a chi vive di pura demagogia e non riesce mai a concretizzare nulla per la collettività”.